Alessandro Conte di Cagliostro
Palermo 1743 -San leo 1795- avventuriero, falsario, mago, filosofo, medico, e guaritore, il cui vero nome era Giuseppe Balsamo. Entrato giovanissimo in convento (1758) ne dovette ben presto fuggire a causa di alcune sue imprese criminose. Sfruttando l'interesse quasi morboso per l'alchimia e le scienze occulte, diffuso nell'Europa settecentesca, seppe in breve tempo acquistare grandissima rinomanza. Dopo essersi rifugiato a Roma e sposato Lorenza Feliciani (1768) percorse infatti l'Egitto, la Persia e quasi tutti i paesi d'Europa dove, vantando segreti quali l'acqua di giovinezza e la pietra filosofale e dichiarando di possedere capacità mirabolanti, riuscì a diventare amico di re e di principi. Implicato nell'affare della "collana" ed espulso dalla Francia (1786) si stabilì a Roma dove però, nel 1789, fu condannato a morte dall'Inquisizione per stregoneria, ma fu salvato dal capestro per intervento dello stesso Papa, Pio VI, che era stato da lui guarito. Fu così imprigionato come eretico e condannato al carcere perpetuo nella Rocca di San Leo, in Romagna, dove morì nel 1795 a cinquantadue anni.
Cagliostro era famosissimo in tutta Europa per le sue arti di negromante e guaritore, fondò la massoneria di rito egizio. Anche se fu coinvolto in numerosi scandali c'è da dire che resta comunque uno dei personaggi più celebri ed affascinanti del '700. Il suo spirito in ogni caso è sempre più vivo che mai e comunica grazie a dei medium che sceglie personalmente e che hanno il compito di tramandare e divulgare la sua arte ed i suoi poteri. Se a tale riguardo vuoi approfondire la questione visita le pagine della Contessa di Cagliostro, famosa medium, veggente e sensitiva che ha deciso di mettere la sua esperienza anche al servizio dei soci del Daimon Club e della Daimonologia.
CRONOLOGIA della vita di Giuseppe Balsamo, conosciuto come il Conte di Cagliostro
1743, 2 giugno - Giuseppe Balsamo nasce a Palermo.
1756 - Entra nel convento dei Fatebenefratelli a Caltagirone.
1758 - Torna a Palermo.
1764 - 1767 - Visita l’Asia Minore e l’Egitto.
1768 - Arriva a Roma e sposa Lorenza Feliciani.
1769 - Incontra ad Aix-en-Provence Giacomo Casanova.
1770 - 1776 - Viaggia in tutta Europa: Barcellona, Madrid, Lisbona, Londra, Parigi, Venezia, Napoli, Belgio, Germania, nord Africa, Palermo, Bruxelles.
1776 - 1777 - Londra: viene iniziato alla Massoneria. Solo dopo questo episodio, secondo alcuni, assume il nome di Conte di Cagliostro. Parte per Bruxelles.
1778 - 1783 - Arriva a Parigi, Strasburgo, Pietroburgo, Varsavia, Basilea.
1785 - Arriva a Parigi dove viene coinvolto nello scandalo della collana, è arrestato.
1786 - Viene assolto ed esce dalla Bastiglia con l’ordine di lasciare la Francia.
1789 - Viene arrestato a Roma e la sua causa deferita al Sant’Uffizio.
1791 - Termina il processo e Cagliostro viene condannato al carcere a vita. Parte per la fortezza di San Leo.
1795 - Cagliostro muore a San Leo.
dalle biografie:
La verità su di me non sarà mai scritta, perché nessuno la conosce; Io sarò l’ultima vittima dell’inquisizione. Sono le parole del conte di Cagliostro, e bisogna affermare le qualità umane e spirituali di un personaggio straordinario, dalla generosità infinita, che compì guarigioni prodigiose fece grandi profezie, e del grande amore che egli aveva per gli uomini, anche se è stato ed ancora è uno degli uomini più controversi e discussi. Cagliostro fu iniziato dai fratelli maggiori della rosa+croce nella camera segreta della grande piramide Cheophe Tutta la luce viene dall’Oriente, tutto l’inizio dall’Egitto.
Egli era a stretto contatto, con tutti i più grandi iniziati del suo tempo, dal conte Di Saint-Germain a Louis Claude de Saint-Martin, uno dei due fondatori del Martinismo, allo scienziato Mesmer, non dimenticando che il trinomio "Liberté-Egalité-Fraternité" fu coniato dal Conte di Cagliostro,
Cagliostro profetizzò la rivoluzione francese la fine dei Capeto, la caduta della bastiglia, dicendo che quel posto sarebbe diventato presto il tempio della libertà e che il popolo lo avrebbe fatto suo.
A Strasburgo, soggiornò per tre anni dal settembre del 1780,dove compi un’infinità di prodigi, come del resto fece in tutta Europa compresa la Russia e l’Inghilterra.
Con le credenziali di Pinto de Fonseca, Gran maestro dell’Ordine di malta, Cagliostro riuscì in breve tempo ad entrare in contatto con papa Rezzonico, Clemente XIII, al punto di riuscire ad avere con lui molta confidenza, e di essere spesso ricevuto guadagnandosi, stima e simpatia.
Personaggi come il cardinale di York gli garantirono grande stima e amicizia, la sala delle udienze di Clemente XIII era sempre aperta, all’amico Cagliostro, mentre la migliore nobiltà romana lo ospitava nei suoi ricchi palazzi.
Dopo la morte di papa Clemente XIII, Cagliostro non fu più ben visto dalla Chiesa né tanto meno protetto dal nuovo papa Pio VI, il quale fece di tutto per farlo cadere nelle braccia dell’inquisizione.
A Cagliostro furono attribuiti una infinità di appellativi e di calunnie: mago, millantatore, massone, truffatore, eretico ecc.
Cagliostro non rinnegò mai le proprie idee, e non si piegò alle molte umiliazioni e torture; fu giudicato un volgarissimo imbroglioncello, tanto che gli fu attribuita la paternità di un certo Giuseppe Balsamo, personaggio non meno misterioso del Conte di Cagliostro, tanto che è stato possibile per i suoi detrattori, affermare che si trattasse della stessa persona.
Tutta questa macchinazione e fatica dell’inquisizione, fu messa in moto in proporzioni così gigantesche, che mai lo fu con altri personaggi forse più scomodi e pericolosi come Savonarola, Lutero, Galileo Galilei, Giordano Bruno e tanti altri.
Quello che si può dire con assoluta certezza, è che egli visse in un periodo molto contrastato, in quanto L’Europa era interamente coinvolta in una molteplicità di situazioni di grande fermento politico, economico, religioso; dalla rivoluzione francese alla caduta della monarchia all’affermarsi sempre più della massoneria, che più d’ogni altra cosa faceva paura alla chiesa.
La massoneria contava molti personaggi importanti del mondo clericale tra i quali il cardinale di Rohan, o uomini illuminati come Goethe, e aristocratici, tra i quali non mancavano Conti Principi e Regine.
Cagliostro aveva sostenuta la causa francese, e la caduta della monarchia; la Chiesa doveva ad ogni costo toglierselo di torno. Operò in modo da condannarlo a morte come eretico, ma la pena fu poi commutata in carcere a vita nella fortezza papale di San Leo, dove si dice morì il 26 agosto 1795.
Alchimista e veggente, umile e generoso, egli diede il meglio di sé curando i malati, poveri o ricchi, senza mai chiedere nulla in cambio.
Dalle biografie di diversi autori, degni di grande considerazione nasce un'immagine grandiosa del personaggio: Cagliostro si manifesta in modo così sorprendente da lasciare senza fiato per l'universalità dei suoi interessi. Erborista, disegnatore, cabalista, taumaturgo e mago" fu l'unica personalità, del secolo, capace di offrire al mondo quel "senso del meraviglioso" senza il quale, l'uomo non sarebbe che una creatura senz'anima
Dalle memorie di Cagliostro, 1786
"Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo; al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza e se mi immergo nel mio pensiero rifacendo il corso degli anni, se proietto il mio spirito verso un modo di vivere lontano da colui che voi percepite, io divento colui che desidero. Partecipando coscientemente all’essere assoluto, regolo la mia azione secondo il meglio che mi circonda. Il mio nome è quello della mia funzione ed io lo scelgo, così come scelgo la mia funzione, perché sono libero; il mio paese è quello dove fermo momentaneamente i miei passi. Mettete la data di ieri, se volete, o riuscendovi, quella di domani o degli anni passati, per l’orgoglio illusorio di una grandezza che non sarà forse mai la vostra. Io sono Colui che è.
Ma ecco: sono nobile e viandante, io parlo e le vostre anime attente riconosceranno le antiche parole; una voce che è in voi e che taceva da molto tempo risponde alla chiamata della mia; io agisco e la pace rinviene nei vostri cuori, la salute nei vostri corpi, la speranza ed il coraggio nelle vostre anime. Tutti gli uomini sono miei fratelli, tutti i paesi mi sono cari, io li percorro dovunque affinché lo Spirito possa discendere da una strada e venire verso di noi. Io non domando ai Re, di cui rispetto la potenza, che l’ospitalità sulle loro terre e, quando questa mi è accordata, passo, facendo attorno a me il maggior bene possibile: ma non faccio che passare. Sono un nobile viandante.
Come il vento del Sud, come la splendente luce del mezzogiorno che caratterizza la piena coscienza delle cose e la comunione attiva con Dio, così vado verso il Nord, verso la nebbia e il freddo, abbandonando ovunque al mio passaggio qualche parte di me stesso, spendendomi, diminuendomi ad ogni fermata, ma lasciandovi un po’ di luce, un po’ di calore, fino a quando io non sia infine arrivato e stabilito al termine della mia carriera: allora la rosa fiorirà sulla Croce. Io sono Cagliostro.